CAMARINA
Camarina
(o Kamarina),
colonizzata dai Siracusani nel 598 a.C., dopo aver subìto varie
distruzioni nel tentativo di rendersi indipendente dalla madrepatria,
fu definitivamente saccheggiata dai Romani nel 258 a.C. Dell'antica
città, che si estendeva su tre colli, di cui il più importante era
quello di Cammarana, presso la foce dell'Ippari, si conservano parti
delle mura arcaiche e la grande torre. Interessanti sono i resti
di alcune abitazioni ellenistiche: la 'casa dell'Altare', cosi chiamata
per via dell'altare ritrovato al centro del cortile; la 'casa dell'Iscrizione'
e la 'casa del Mercante', dove sono stati rinvenuti alcuni pesi
e strumenti di misura. Sono a noi giunti anche i resti delle mura
di cinta dell'Athenaion, il tempio di Atena risalente al V secolo
a.C., alcuni tratti del porto, e diverse necropoli quali quella
di Passo Marinaro e Randello.
Il
materiale qui rinvenuto è conservato nel Museo Archeologico di Ragusa
e di Siracusa. A Cammanara ha invece sede un Antiquarium ove sono
custoditi resti delle zone circostanti. L'insieme dei ritrovamenti
ha reso possibile la ricostruzione dell'impianto della città, che
doveva essere tra i più begli esempi di urbanistica del IV sec.
a.C.
Museo
Archeologico Regionale di Camarina - La prima sala del museo
ospita le scoperte più recenti che man mano vengono poi sostituite
e trasferite nelle sale permanenti. L'ordine espositivo è quindi
passibile di cambiamenti. Il mare di Camarina si è rivelato ricco
di tesori nascosti in numerosi relitti: un bell'elmo corinzio in
bronzo (VI-V sec. a.C.), un elmo attico-etrusco (IV sec. a.C.),
un elegante portaprofumi in bronzo e smalto (II sec. d.C.), un "gruzzolo"
di più di 1000 monete in bronzo (275 d.C.). Singolare anche la serie
di pesi campione in piombo rinvenuti in mare nell'area sottostante
l'agorà. Il museo possiede una vasta collezione di anfore corinzie
(più antiche e quindi di fattura più grossolana) e attiche. Di forma
diversa, molto allungata, sono le anfore etrusche e puniche. La
sezione dedicata al periodo arcaico conserva un bell'aryballos con
due leoni affrontati (T 2281) proveniente dalla necropoli di Rifriscolaro.
Poco lontano, tra Puntasecca e Casuzze, si trova il Parco
Archeologico di Kaucana con due ingressi: uno dalla strada
litoranea, l'altro dalla SP Punta Secca - Marina di Ragusa. Si ravvisano
i resti di quartieri abitati e di una chiesetta paleocristiana.
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