CAVA
DI ISPICA
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Cava
d'Ispica è una stretta vallata che si prolunga da Nord Ovest a Sud
Est, per circa 13 Km, nel territorio dei comuni di Modica, Ispica
e in parte in quello di Rosolini. Il tavolato calcareo ibleo è inciso
da una miriade di valli o profonde gole, alcune aperte, altre con
pareti a picco, che in questa zona si chiamano "cave".
La cava è solcata da un ruscello, ormai quasi sempre in secca, chiamato
nel corso superiore Pernamazzoni e nell'inferiore Busaitone. La
cava si forma nel cuore dell'altopiano modicano a quota 400 m.
La morfologia della cava a forma di gola, il tenero calcare, la
facile posizione di difesa, la vicinanza del mare, hanno contribuito
a rendere questo selvaggio e stupendo luogo uno dei maggiori complessi
rupestri della Sicilia.
Un itinerario per scoprire le meraviglie di questa cava, per ripercorrere,
andando a ritroso nel tempo la sua storia scritta nelle sue grotte,
può cominciare dalla testata nord, in contrada Baravitalla ("Baravitadda"),
qui sono stati rinvenuti resti di ceramica preistorica, utensili
in selce, in pietra lavica, resti di focolari comuni, riferibili
alla presenza di un villaggio abitato, questo è da supporre che
facesse parte di un'area densamente abitata e ricca di villaggi
dello stesso periodo.
E' interessante vedere la necropoli del villaggio ricavata
nei piccoli costoni calcarei del poggio di Baravitalla. Le tombe
sono tutte a forno, di varie dimensioni, alcune con volta a cupola,
altre con volta piatta, a seconda degli strati di calcare.
Proseguendo nell'escursione è d'obbligo vedere il Parco della
Forza, uno dei complessi rupestri più interessanti di tutta la cava.
Il Parco si sviluppa su una superfice di 30.000mq. circa, all'interno
dell'area si possono visitare: i resti del Palazzo Marchionale,
dimora dei signori di Spaccaforno; i resti della Chiesa della
SS. Annunziata; la Scuderia; l'Antiquarium
e il "Centoscale", struttura costituita da un tunnel
scavato nel duro calcare che permetteva il rifornimento idrico nei
periodi di assedio.
Dal Parco della Forza si può scendere nel fondo valle, per vedere
i resti dell'antica Ispicae Fundus, all'interno si possono visitare:
la chiesa di Santa Maria della Cava; il volto del cristo
scolpito su una parete della cava.
Proseguendo lungo il fondovalle, si nota il grande complesso delle
Grotte di Lintana costituite da una grande spaccatura nella
parete all'interno della quale sono ricavate un numero di grotte
della stessa dimensione e vicine tra di loro tanto da far supporre
che fossero delle cellette.
Si prosegue per vedere la grotta di Sant'Ilarione
che secondo la tradizione si trova in un anfratto della parete della
cava.
A questo punto si prosegue lungo il fondovalle fino alla barriera
e poi fino alle Catacombe di San Marco il più grande cimitero
ipogeico della cava di Ispica. Ha una lunghezza superiore ai 40
m. e ai suoi lati si aprono centinaia di loculi scavati nelle pareti
Fra i vari cimiteri ipogeici dell'intero complesso di San Marco
sono stati contati più di 250 sepolcri ricavati negli arcosoli,
che lo rendono uno dei più grandi della nostra zona.
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