RISERVE
NATURALI
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Le
riserve naturali sono aree in cui la natura è protetta da leggi
per finalità di pubblico interesse.
In provincia di Ragusa sono state istituite alcune riserve: Riserva
Speciale Biologica Macchia Foresta del Fiume Irminio; Riserva Naturale
Orientata Pino d'Aleppo; Riserva Naturale Integrale "Cava Randello".
Riserva
del Fiume Irminio
Nella
riserva distinguiamo due tipi di ecosistema: la "Macchia Foresta"
e il Sistema Ripariale del fiume Irminio".
La "Macchia Foresta" si stende per circa 1 Km.
lungo un sistema dunale compreso tra Marina di Ragusa e Plaja Grande.
Il nome di "foresta" è da attribuire al fatto che le specie
arbustive secolari che la compongono (Ginepro coccolone e Lentisco)
hanno raggiunto uno sviluppo arboreo e in alcuni tratti le chiome
costituiscono uno strato continuo e impenetrabile.
La "Macchia Foresta" per secoli ha resistito agli attacchi
antropici perchè protetta dalla presenza di antiche paludi (oggi
bonificate) che ne hanno impedito l'utilizzo a scopo agricolo.
La vegetazione che popola le dune è quella tipica della Macchia
Mediterranea, che è un popolamento pluristratificato di alti cespugli,
bassi alberi, arbusti nani, a foglie persistenti, erbe e microrganismi
adattati al clima mediterraneo.
La macchia mediterranea ha un'importanza ecologica rilevante, in
quanto protegge il suolo dal calore eccessivo e dagli effetti negativi
del ruscellamento e dell'erosione eolica.
La Riserva ospita numerosi animali selvatici che trovano in questo
ambiente un habitat ideale o un luogo di sosta durante le loro migrazioni.
Il sistema ripariale del Fiume Irminio risulta caratterizzato
da erbe, arbusti e alberi tipici dei greti fluviali iblei.
Riserva
Naturale Orientata Pino d'Aleppo
La
riserva naturale "Pino d'Aleppo" ricade nei comuni di
Vittoria, Comiso, Ragusa e costeggia il corso del fiume Ippari.
La superficie della riserva non si presenta omogenea, ma frammentata
in piccole aree, perchè interrotta da colture di serre e vigneti.
Ciò che si osserva oggi è il residuo in un'antica foresta "Saltus
Camarinensis".
La pineta si trova nel territorio dell'antica colonia siracusana
di Camarina. Nel Medioevo prese il nome di Boscopiano. La selva
veniva utilizzata per costruzioni edili. Dal 1800 in poi il bosco
ha cominciato a subire profonde modificazioni e frammentazioni,
e infine numerosi incendi fino a raggiungere la conformazione attuale.
La presenza di antichi documenti a partire dal settecento conferma
il carattere autoctono di questa pineta.
Il
Pino d'Aleppo (Pinus halepensis) è una conifera sempreverde con
corteccia grigia e fessurata con sfumature rossastre, oramai raro
allo stato spontaneo. Le foglie, aghiformi, disposte a due, sono
lunghe circa 7 cm. Spesso presenta portamento contorto e prostrato
dall'azione dei venti dominanti.
Sotto il bosco di pini o dove questo si dirada compare un tipo di
vegetazione tipica della Macchia Mediterranea.
Questo tipo di vegetazione tipicamente mediterranea si presenta
ancora sufficientemente conservata e ciò è dimostrato dalla elevata
ricchezza floristica, cioè da un numero elevato di specie presenti
in quest'area.
La riserva ospita numerosi animali selvatici che trovano in questo
ambiente un habitat ideale o un luogo di sosta durante le loro migrazioni.
Riserva
Naturale Integrale "Cava Randello"
Randello
è proiettata nel mare di Kamarina, ed è guardata dall'alto di un
poggio situato tra Cozzo Campisi e Passo Marinaro, da tre giganteschi
fichi, dal cui collo si irradiano grosse radici somiglianti a preistorici
serpenti.
La riserva è attraversata da due torrenti: il Rifriscolaro, che
dietro il poggio si impaluda e dà vita al più vasto canneto del
contado e l'antico Oani che scende dalla Fontana delle Donne.
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