LA
TRADIZIONE DI SAN MARTINO
<
Torna indietro
Finita
la fermentazione, il mosto diventa vino ma la buona o cattiva qualità,
come il sapore, dipende dalla botte.
Quindi, a Novembre preso un campione di vino col "tasto"
si procedeva all'assaggio e si travasava in un'altra botte pulita
e disinfettata per farlo invecchiare, per consumarlo in famiglia
e per commercializzarlo a minuto mettendo davanti la porta un fascetto
di rami con foglie di carrubo ossia "fraschi i carruva".
Quindi nella botte si metteva il "cicaluoru" che più
tardi veniva sostituito dal rubinetto in quanto più pratico
per piccoli prelievi di vino che veniva misurato prima di versarlo
con l'imbuto nelle bottiglie, magari prima facendone assaggiare
un bicchiere, preso dalla caraffa o "cannatuni" smaltato.
|
Ragusa
Acate
Chiaramonte Gulfi
Comiso
Giarratana
Ispica
Modica
Monterosso Almo
Pozzallo
Santacroce Camerina
Scicli
Vittoria
Monti
Iblei
Cava D'Ispica
Castello di Donnafugata
Camarina
Casuzze
Cava d'Aliga
Donnalucata
Marina di Modica
Marina di Ragusa
Punta Secca
Punta Braccetto
Sampieri
Scoglitti
acquista
- buy on line
Michelin Green
Guide of Sicily
in
italiano | in
english
|