L'OLIVO:
ASPETTI STORICI
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Sulla
patria dell'olivo vi sono opinioni discordi. Secondo ricerche più
recenti sarebbe originario di una regione compresa fra il Caucaso,
le pendici ovest dell'altopiano iraniano e le coste della Siria
e Palestina ( i frantoi più antichi sono stati rinvenuti
in Palestina e risalgono a parecchi millenni prima di Cristo); era
conosciuto, apprezzato e commercializzato anche dai babilonesi,
come risulta dal codice di Hammurabi. Da questi paesi la sua coltivazione
si sarebbe propagata in Egitto e, ad opera dei Fenici, in tutta
l'area mediterranea ed in particolare in Italia, portato dai Greci
ai tempi di Tarquinio Prisco. L'impero romano ne diffuse la coltura
ed il commercio, ne classificò le piante ed i vari tipi di
olio commerciabile. Nel medioevo la coltivazione si diffuse in tutta
Italia e le repubbliche di Genova e Venezia ne favorirono il commercio
anche oltre il Mediterraneo; tuttavia l'incremento maggiore si ebbe,
nell'area mediterranea, dal '600 in poi. Nel corso dei secoli gli
oliveti diventarono una caratteristica paesaggistica del nostro
paese e in modo particolare del Sud e della Sicilia.
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